Descrizione botanica
Famiglia : Caprifoliacee
Il Sambuco utilizzato in erboristeria è il Sambuco Nigra ( sambuco europeo). Attenzione! Il Sambuco Nigra è da non confondere con il Sambucus Ebulus o Ebbio , perché le bacche di quest’ultimo sono velenose (il sambuco nigra ha portamento arbustivo,mentre l’ebbio è un erbacea e le foglie strofinate, emanonano un odore fetido). Habitat: il Sambuco Nigra, cresce spontaneo nel sud dell’Europa, Asia occidentale, Nord Africa, negli incolti, nelle siepi, nei boschi fino ai 1200 metri d’altezza. E’ un arbusto che può avere la forma di un grande cespuglio o di un alberello alto dai 3 ai 9 metri circa. Il fusto è grigio e rugoso, mentre i rami giovani hanno la corteccia verde e la caratteristica di avere la parte centrale interna formata da un midollo spugnoso, leggero, bianco. Le foglie sono composte da 5-7 foglioline ovali, appuntite seghettate che emanano un odore caratteristico assai gradevole. I fiori profumati sono piccoli ma riuniti in grandi ombrelle in cima ai rami e possono arrivare al diametro di 21 cm. di color bianco-crema o giallini. Parti utilizzate: benchè tutta la pianta del sambuco si presti a impieghi medicinali, i fiori e le bacche sono oggi la parte più usata. Epoca di raccolta: i fiori si raccolgono durante la fioritura tra la primavera e inzio estate tra maggio-giugno , e si fanno essiccare rapidamente all’ombra, le bacche in agosto-settembre. Le foglie d’estate e si utilizza la corteccia seconda, dopo aver tolto lo strato superficiale, può essere raccolta dal periodo primaverile a quello autunnale.
Etimologia: sambuco deriva dal greco Sambukè = strumento musicale (specie di arpa a telaio triangolare) fabbricato con i rami cavi della pianta adulta.
Tradizione e magia
E’ una pianta conosciuta sin dalla preistoria, sono state ritrovate grandi quantità di semi negli scavi dei villaggi di palafitte della Svizzera e dell’India settentrionale: probabilmente i suoi frutti venivano usati a scopo alimentare al posto dei cereali quando ancora non si coltivavano e ci si nutriva di frutti selvatici, oppure per tingere i tessuti. Secondo alcune leggende dei nativi americani, l’uso continuato del sambuco poteva guarire da tutte le malattie e far vivere fino a tarda età.
Il sambuco nell’utilizzo popolare era considerata una “pianta magica” , accompagnata da storie di superstizione e di ritualità, infatti veniva utilizzato per proteggere la casa da ogni stregoneria, impedendone l’accesso a streghe e demoni . Il nome sambuco infatti, deriva dall’antico termine tedesco”holdo” che significa “spirito gentile”. Secondo la leggenda, l’albero di sambuco era la dimora dei spiriti protettori, e si riteneva che il sambuco proteggesse dalle energie negative, infatti si usava porlo sui davanzali delle finestre per impedire alla sventura di entrare in casa. Si credeva pertanto che chi abbattesse un albero di sambuco , gli sarebbe sopraggiunta sicuramente la morte, ecco perché prima di raccogliere le foglie o i fiori le persone chiedevano il permesso al sambuco, per non irritarlo e fargli perdere le sue proprietà curative . Nei paesi slavi dell’area baltica era ritenuto dimora di Puschkayt, “divinità della terra”, e per questo la sera venivano deposte offerte di cibo ai piedi dell’albero. Nel nord Europa la pianta incarvana anche una dea della morte e della fertilità chiamato Holda. In suo onore il 2 febbraio , in occasione della Candelora, le donne danzavano tenendo in mano ramoscelli di sambuco, con i lquali colpivano gli uomini che si avvicinavo al cerchio della danza. Abbattere o danneggiare un albero di sambuco era come ferire la dea, quindi per mettersi al riparo delle sue vendette, bisognava sempre chiedere il suo permesso prima di staccare un solo ramo. Il sambuco era anche noto come filtro magico, si raccontava nei tempi passati che il sambuco potesse fornire il legno adatto per la realizzazione di flauti e bacchette magiche e che sole le piante benedette avessero proprietà curative, per questo motivo il sambuco veniva raccolto la vigilia di San Giovanni (considerato giorno particolarmente efficace il giorno di san Giovanni, dagli erboristi talvolta denominato anche Hollertag – giorno del sambuco). Il sambuco in quel giorno veniva lasciato fuori tutta la notte perché il santo, passando , lo benedicesse e in questo giorno, chi mangiava un´ombrella di sambuco fritta nel burro, secondo la credenza popolare, non avrebbe avuto la febbre per tutto l´anno. La sera di san Giovanni, inoltre, si metteva in testa al malato una corona di 9 fiori e lo si faceva passare sotto un albero di sambuco: se la corona rimaneva sulla testa, la malattia era curabile, altrimenti no. Si diceva,inoltre che raccolti alla mezzanotte della viglia di san giovanni, i ramoscelli di sambuco avessero il potere proteggere da temporali, ladri ,spiriti, maligi e magie. Mentre la notte di Natale, passarsi sugli occhi, l’interno della corteccia o far galleggiare il midollo acceso in un bicchier d’acqua serviva a verificare che non vi fossere streghe o fattucchiere nel circondario.
Il sambuco giocava anche un ruolo importante nel culto dei morti. Pertanto, il legno del sambuco veniva utilizzato per costruire le croci e le tombe; i morti venivano composti su rami di sambuco e tè di sambuco veniva bevuto durante la veglia funebre. Nel Tirolo il sambuco venica chiamato “farmacie degli dei”e ancora oggi vengono deposti sulle tombe rami di sambuco. L’eventuale germogliare dei rami veniva considerato il segnale che la persona deceduta era stata ammessa nel regno dei morti . Sette volte il contadino si inchinava davanti all´albero perchè sette sono i doni salutari : i germogli (dai quali si ottiene un decotto contro le nevralgie), le foglie (per fare impacchi per decongestionare le infiammazioni e curare le malattie della pelle), i fiori (per il te depurativo e sudorifero), le bacche (per le infiammazioni dei bronchi e dei polmoni), la corteccia (con funzione lassativa), la radice (pestata e bollita contro la gotta) ed infine il midollo dal quale si ottiene una pappa che mescolata con farina e miele va bene per le lussazioni. Il grande Plinio, nella sua “Historia naturalis”, dice:” il succo delle foglie di sambuco lenisce gli umori cattivi dl cervello e in particolare della membra che l’avvolge. I frutti hanno meno virtù delle altre parti della piante e servono per tingere i capelli. Le giovani foglie si mangiano con dell’olio e del sale per muovere la bile e liberare del catarro. La parte interna della scorza, tritata bevuta con vino bainco, libera l’intestino”.
Il Sambuco secondo la Medicina tradizionale Mediterranea:
Qualità: Caldo e Secco; purga, asciuga, cicatrizza e distribuisce.
Sapore: aromatico salino-acerbo, a seconda anche della parte usata.
Azione: favorisce l’espulsione della bile gialla della Flemma e dell’Umidità acquisita. Giova negli spasmi e nelle ostruzioni uterine. Favorisce il vomito per l’espulsione dell’Umidità perversa; compensato con aceto ( ai fiori di sambuco) è gradito allo stomaco, accresce l’appetito, e fluidifica l’umidità densa e pesante. Blandamente lassativo. Per uso esterno è antinfiammatorio e dissolve gli ascessi.
Il Sambuco Nigra secondo l’influenza dei pianeti: Venere e Mercurio.
Secondo la Teoria delle Segnature (osservazione strutturale ed energetica di una pianta, si può quindi risalire alle virtù planetarie corrispondenti). Nel sambuco troviamo qualità relative a Mercurio. Le piante mercuriali hanno possono essere antiossidanti, nervine, rilassanti ed attenuare cefalee ed emicranie; esse possono essere usate come aperitivo, agiscono sull’addome, sui bronchi e sui polmoni, capacità comunicative, azione corroborante sul sistema nervoso ed espressione del potenziale. La pianta è anche influenzata da Venere. Le piante venusiane invece esprimono femminilità e fertilità, e agiscono sull’apparato genitale, sistema urinario e apparato digerente ,il timo, la circolazione venosa, i canali uditivi, il sistema olfattivo, la spina dorsale. Quindi possono essere diuretiche, antisettiche, arrestare le emorragie(emostatiche) ed agire sulle infiammazioni e alterazioni renali e degli organi sessuali. Inoltre troviamo influenze lunari: armonizzazione del femminile e delle funzioni di ricezione e assorbimento , generosità, migliore gestione delle energie.
Sambuco e consapevolezza
Vi è sempre una stretta relazione tra il mondo fisico e psichico. Il nostro corpo è il messaggero del nostro disagio e le piante ci aiutano a riportare quell’equilibrio perduto. Il sambuco agisce sui liquidi del corpo, è infatti un ottimo diuretico. La tendenza a trattenere i liquidi è tipica dlle persone che “trattengono” il proprio dolore, che non lo esprimono completamente. I traumi vissuti si sono, per così dire, accumulati sotto forma di lacrime non versate in alcune parti del corpo, di solito gambe, piedi o mani, e il sambuco sblocca la situazione permettendo di scaricarne l’eccesso. A livello sottile, è possibile chiedere aiuto all’energia della pianta affinchè ci possa accompagnare nel percorso di elaborazione e comprensione dei traumi e dei dolori che abbiamo vissuto. Consiglio sempre quando assumiamo un infuso di entrare in relazione con la piante, di visualizzare o percepire quello che la pianta ha da trasmetterci , insomma entrare in relazione per far in modo che l’energia della pianta aiuto il nostro corpo, la nostra psiche e soprattutto il nostro cuore a comprendere cosa stiamo rimuovendo, contro quale dolore stiamo combattendo e la nuova consapevolezza che in noi si farà strada permettendo di usufruire al meglio della cura che stiamo facendo sul piano fisico.
Principi attivi:
la corteccia e le foglie contengono un alta percentuale di alcaloide che è fortemente tossico, non si consigliano pertanto preparazioni curative con queste parti di Sambuco. E’ preferibile usare i fiori e le bacche, che non sono tossici e conservano quasi tutte le benefiche componenti attive.
- Nelle bacche e fiori: flavonoidi, compresi rutine, isoquercitina e canferolo, peptine, tracce di olio essenziale, antociani, acidi organici (acido citrico, malico e valerenico , agiscono sullo stuomaco e intestino), tannino, pectine, vitamina A,C e B1,B2,B6,P, J, (benefica in caso di infiammazioni polmonari), sodio, potassio, calcio, fosforo, ferro. E’ importante ricordare che le bacche di sambuco acerbe sono leggemente tossiche e che il loro succo crudo produce nause, diarrea, vomito.
- Nelle foglie : contengono un glucoside dell’acido cianidrico la sambunigrina. Inoltre flavonoidi e alcaloide ( sambucina)
- Soprattutto nella corteccia: Tannini
- Mucillagine
- Acido citrico, tartarico e tannico,
- Acidi ( palmitico e linoleico)
- Colina
- Steroli
- Grassi e zuccheri
Proprietà:
L’albero del Sambuco è da solo un’autentica farmacia. La tradizione popolare diceva che tutte le parti del sambuco hanno un valore terapeutico. Grazie ai numerosi principi attivi in essi contentui, fiori e frutti di Sambuco hanno azione depurativa del sangue, ematopoeitica e migliorativa del ricambio (sciatica, reumatismi), lassativa, diuretica (idropisia, disturni all’apparato urinario), favorente la digestione (adiposità), antiflatulenza, emolliente ed espettorante (bronchite, asma..), diaforetica (infezioni febbrili). Le sue vitamine mobilitano le difese dell’organismo e contribuiscono ad un rapido superamento di febbri e raffreddori . Le foglie si usano soprattutto per fratture, distorsioni, ferite e geloni. E’ stato anche sostenuto che la foglia di Sambuco è utile come unguento per i tumori. L’azione diaforetica (sudorifera) è legata soprattutto ai fiori di sambuco sono impiegati come diuretico, lassativo e diaforetico, e stimolano la circolazione, nonché come leggero astringente per la pelle e nel trattamento dei reumatismi, generalmente sotto forma di tisana, impiastro e distillato acquoso. Sono quindi ideali per la cura del raffreddore e dell’influenza, nelle infiammazioni catarrali e delle alte vie respiratorie, come la febbre da fieno e la sinusite e sordità da catarro, per uso esterno sono antinfiammatori. I fiori freschi applicati sulla cute sono molto irritanti e la stessa azione hanno le foglie.
Le bacche di Sambuco hanno proprietà simili a quelle dei fiori, e in più sono utili ai reumatismi.
- Fiori sono diaforetici, diuretici, emollienti, galattagogi, pettorali, rinfrescanti, anticatarrali
- Bacche sono: antinevralgici, lassative, depurativi, diaforetici, diuretica, lassativa. Con i frutti si preparano degli ottimi sciroppi.
- Corteccia (la seconda parte): è antiedematosa, purgativa, diuretica, lassativa e facilita il vomito
- Foglie: internamente sono digestive, diuretiche, lassative, espettorante e sono da utilizzare con molta cautela, esternamente hanno un’azione emolliente e cicatrizzanti e sono utilizzate per preparare unguenti, utili in caso di ustioni, slogature e ferite. Da utilizzare con molta cautela.
Come utilizzare il sambuco:
- Infuso dei fiori : mettere un cucchiaio di fiori secchi o freschi in una tazza d’acqua bollente, lasciare coperto in infusione per 10 minuti, filtrare e bere calda per 3 volte al giorno.
- Estratto idroalcolico: 30-40 gtt per 2-3 volte al giorno. In caso di raffreddore, influenza e febbre da fieno, prendete 30 gocce di tinture per 2-3 volte al giorno.
- Decotto sudorifero con fiori: indicato in caso di influenaza, raffreddori, malattie delle vie respiratorie con catarro , reumatismi e gotta. Fate bollire per 2 minuti 1 cucchiaio di fiori essiccati in 1 tazza d’acqua. Fate raffreddare e filtrare. L’attività diaforetica del Sambuco sarà più immediata se berrete questo decotto caldissimo e se vi avvolgerete in una spessa coperta di lana. Spesso si mischiano i fiori di sambuco a quelli del tiglio e olmaria per avere una più efficace azione.
- Succo estratto dalle bacche ben mature: ha proprietà lassative, spremetene un poco in un bicchiere d’acqua calda e bevetelo 2 volte al giorno.
- Aceto medicamentoso: raccogliere una decina di infiorescenze di sambuco fiorite, staccate i fiorellini bianchi e metteteli in fondo ad un recipiente. Versate dell’aceto di mele sui firoi fino a quando saranno immersi. Chiudete poi ermeticamente il recipiente lasciando che l’aceto digerisca i fiori. Dopo 12 giorni filtrate e mettete in bottiglia. Questo aceto non costituisce solo un condimento per le insalate, ma serve per benefici gargarismi contro infiammazioni della gola e per frizioni antiprurito. I
- Infuso di fiori freschi per uso esterno, applicato freddo sulla parte interessata, è efficace in caso di irritazione della pelle e per gli occhi infiammati e doloranti.
- Unguento : si prendano 3 parti di foglie di sambuco e 6 parti di vasellina finchè le foglie si increspano. Si filtri e si metta in vaso .
- “La cura al Sambuco”- ( Succo di bacche e fiori di sambuco fresco). La cura al sambuco è un mezzo eccellente per ridurre il peso corporeo ed è molto adatta anche durante la stagione fredda, cioè dall’autunno alla primavera, perché le sostanze contenute nei fiori e nelle bacche hanno un’azione plurivalente: purificante e costituente del sangue, sciolgono il catarro, sono diaforetiche, diuretiche, utile mezzo di prevenzione contro le malattie del raffreddamento (raceutdine, tosse, difficoltà respiratoria..)
In cucina
Il sambuco è molto utilizzato in cucina per il suo gusto raffinato e aromatico e tante sono le ricette di antica tradizione popolare dove trova impiego. Con i fiori è possibile fare uno sciroppo, da diluire poi con acqua, ottenendo una bevanda dissetante, che è molto usata in Tirolo e nei paesi nordici. Dai fiori inoltre, si ricava un estratto che viene utilizzato per la produzione della sambuca, liquore a cui ha dato il nome, ma che, nelle ricetta attuale è prevalentemente basata sull’anice. Si può produrre anche una specie di vino che veniva usato al posto del vino da dessert (era detto lo spumante dei poveri; altri lo chiamavano scherzosamente “lo spumante delle signorine”) oppure si utilizzano i frutti per colorare o aromatizzare altri vini, ma l´utilizzo più comune é nella preparazione di liquori, come ad esempio in Austria lo Schwarzer Holunder. Con i fiori si possono preparare gustose frittelle passandoli in una pastella fatta con farina, uova e latte, e insaporita a piacere con zucchero vanigliato, con un pizzico di cannella o con altri aromi. Inoltre i fiori sono impiegati come aromatizzanti in numerosi prodotti alimentari, quali bevande alcoliche ( amari e vermouth) ed analcoliche, dolci, prodotti da forno, gelatine e pudding. Per quanto riguarda i frutti si possono preparare delle ottime marmellate, sciroppi e gelatine dal tipico sapore leggermente acidulo. Attenzione! Bisogna raccogliere le bacche solo quando sono perfettamente mature e hanno assunto un bel colore nero violaceo, diversamente possono riuscire tossiche.
Per la bellezza
I fiori vengono utilizzati in acqua bollente per bagni di vapore al viso, o mescolati con yogurt o succo di cetriolo contribuiscono a purificare e ammorbire la pelle. Per le sue proprietà astringente, l’acqua di fiori di sambuco è anche utilizzata come una delicata lozione dopobarba. E’ quindi utile come lozione rinfrescante, emolliente, lenitiva e decongestionante e risulta particolarmente indicato in tutti i casi di infiammazione della pelle, l’infuso di fiori di sambuco può essere utilizzato per impacchi contro il gonfiore degli occ
Tossicità e controindicazioni
Tutte le parti della pianta sono tossiche per la presenza di cianuro e vari alcalodi. Fanno eccezione i fiori e le bacche mature (ma non i semi al loro interno). Nella preparazione di marmellate, la cottura o la macerazione delle bacche sono sufficienti a far sì che i composti cianogenetici si volatilizzino completamente. Nel caso di un’ingestione accidentale, i sintomi dell’intossicazione sono gli stessi dati dall’ingestione delle mandorle amare, che egualmente, com’è noto, contengono composti cianogenetici. La corteccia e le foglie del sambuco sono controindicate in gravidanza.