“Ci sono forze diverse nelle gemme, nelle foglie, nei bocci, nei frutti acerbi, nei frutti maturi…quindi si deve rivolgere la propria attenzione dal primo germoglio sopravvenuto all’ultimo,poiché così è la natura.” Paracelso
L’utilizzazione delle gemme, a scopo terapeutico, ha un’antica tradizione, gli animali come gli uomini si sono sempre nutriti di germogli e bacche. Gli animali sofferenti vanno in cerca di germogli, le specie ovine e caprine sono ghiotte di tessuti meristematici, i quali gemme, germogli, corteccia di giovani rami, sembrano essere refrattari al cancro. Gli alchimisti confezionavano nel passato l’elisir di primavera con le gemme, mentre l’elisir d’autunno era preparato con le radici e i semi delle piante. La gemma ed i germogli erano, infatti, considerati la persistenza del ciclo vitale che si rinnova ad ogni primavera, mentre il perpetuarsi della pianta avviene in autunno mediante i suoi semi. La rugiada del mattino invece era il solvente universale per stimolare il rinnovamento metabolico dell’organismo. L’antica medicina indiana (Ayurveda) utilizzava, ed utilizza tutt’ora, le gemme delle piante a scopi terapeutici. Paracelso individuava nelle diverse parti della pianta forze diverse:ci sono forze diverse nelle gemme, nelle foglie , nei fiori.
Cos’è la Gemmoterapia?
Pol Henry è stato l’ideatore della gemmoterapia e fu il primo a utilizzare in terapia umana i germogli vegetali anziché parti della pianta adulta. Nata come metodo terapeutico , in seguito essa si diffuse soprattutto in Francia , come “drenaggio” omeopatico, ovvero come medicina capace di convogliare le sostanze tossiche presenti nell’organismo verso gli organi emuntori ed espellerle. Oggi i gemmoterapici si stanno nuovamente diffondendo anche come rimedi aventi una propria individualità e come coadiuvanti di terapie allopatiche, con risultati tutt’altro che trascurabili. Tale metodo interessa soprattutto medici omeopatici, naturopati, farmacisti ed erboristi in maniere sempre più crescente. Semplice da usare e praticamente priva di effetti collaterali, anche in caso di uso prolungato, la gemmo terapia è in grado di risolvere un gran numero di patologie e di essere di valido supporto o di sinergismo ad altre metodiche terapeutiche
La gemmoterapia è una metodica terapeutica facente parte della fitoterapia rinnovata e utilizza estratti vegetali freschi ottenuti dalla macerazione in alcool e glicerina secondo il rapporto 1:20 e successivamente diluiti alla D 1 (DH1) costituiti da tutti i tessuti meristematici embrionali in fase di accrescimento, quali : gemme, i germogli, i giovani getti, i boccioli, le giovani radici, gli amenti, la scorza interna di radici, la scorza di giovane ramo , la linfa, i semi . Il gemmoterapico è di facile somministrazione e consente di drenare prima di iniziare qualsiasi cura omeopatica , o di prescriverli in associazione ad altre terapie, ottenendo così la disintossicazione dell’organismo e preparare un terreno più recettivo all’applicazione della terapia da applicare.
Meccanismo d’azione del gemmoterapico
Poiché le parti di piante sono raccolte fresche, esse rappresentano un prodotto integro che contiene ancora tutti i suoi principi attivi organici, inorganici ed enzimatici. L’attività enzimatica del vegetale viene bloccata dall’alcool e poi dalla soluzione idro-glicerica la quale tra l’altro permette di estrarre ancora più completamente ulteriori quantità di principi attivi stabilizzandoli. Al momento dell’uso, si diluiscono in gocce prescritte in 1/3 bicchiere d’acqua. In tal modo l’attività enzimatica del gemmoderivato viene liberata e ripristinata.
Principi attivi presenti nei Gemmoterapici
Tutti i tessuti meristematici utilizzati per ottenere i gemmoderivati sono sostanze vegetali embrionali, che contengono molte più sostanze e principi attivi di quanto non ve ne siano nella pianta adulta. Sono particolarmente ricchi di enzimi, fattori di crescita, vitamine, proteine, aminoacidi, acidi nucleici (DNA-RNA), micro polipeptidi, auxine, gibberelline, cinetina e ormoni vegetali (auxine, cinetine, gibberelline), che conferiscono al gemmo terapico, particolare attività e proprietà terapeutiche.
Nel confronto fra gemma e tessuto adulto sono state dimostrate notevoli variazioni qualitative e quantitative in principi attivi. Uno studio comparativo realizzato presso la facoltà di Lione fra gemme e foglie di Ribes nigrum, sono state evidenziate differenze notevoli. Nelle gemme sono presenti sette antociani, nelle foglie tre, l’aminoacido arginina è presente nella gemma in percentuali di 5,7 mg/g, nella foglia 0,77 mg/gr, in generale gli aminoacidi sia qualitativamente che quantitativamente sono maggiori nella gemma. La vitamina C è presente in quantità maggiori nella gemma e inoltre contiene flavonoidi, derivati fenolici.
Estratti di Gemmoterivati
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