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Fibroma Uterino

fibromi-uterini

I fibromi si formano in seguito alla crescita abnorme di tessuto muscolare liscio e connettivo localizzata di norma sulle pareti dell’utero.I fibromi sono tumori benigni e generalmente innocui, oltre ad essere decisamente comuni: infatti interessno oltre il 50% dello donne. Vi sono  diversi fattori nella predisposizione, ma si è visto che la causa principale sia un eccesso di estrogeni, ma anche ereditarietà, razza e peso corporeo possono avere la loro influenza. Un eccesso di estrogeni può derivare da uno squilibrio ormonale, ma anche da sostanze chimiche simil-estrogeniche di origine ambientale  e alimentaric che si possono accumulate nei tessuti del corpo.
Talvolta i fibromi erodono il tessuto che riveste l’utero, provocando un flusso mestruale molto abbondante o prolungato, perdite ematiche al di fuori dle periodo mestruale o duranti i rapporti sessuale, che sovente si rivelano dolorosi. Queste emorragie frequenti e abbondanti possono essere causa di anemia.

 Possibili cause primarie:

Livelli relativamente alti di estrogeni e bassi di progesterone , dovuti a:

  • Oscillazioni degli estrogeni (disfunzione dell’ovulazione)
  • Estrogeni ambientali (ormoni chimici, animali..)
  • Perimenopausa
  • Ipotiroidismo
  • Cattiva funzionalità epatica, il fegato infatti è proposto al metabolismo degli estrogeni e di altri ormoni, nonché alla secrezione dei metabolici nell’intestino crasso per la loro eliminazione
  • Anche la flora batterica contribuisce al metabolismo degli estrogeni: i batteri benefici prevengono infatti la riattivazione e la reintroduzione al metabolismo degli estrogeni indesiderati. Al contrario , i batteri nocivi secernono un enzima, detto betaglucoronidasi, responsabile del riciclo degli estrogeni attraverso l’intestino crasso Una dieta di fibre e ricca di grassi favorisce l’attività di questo enzima.
  • Dieta povera di fibre e ricca di grassi
  • Ridurre lo stress.
fibroma
RIMEDI NATURALI che possono aiutare:
  • GM VITEX AGNUS CASTUS: assumere tra i 160 e 240mg di estratto o 40 gtt per 2 volte al dì. Sconsigliato per chi prende la pillola anticoncezionale. agisce direttamente sull’ipotalamo e modula l’assetto ormonale femminile. Assunto per diversi mesi regola il ciclo e può arrestare la crescita dei fibromi. (Consultare sempre comunque un medico naturapata).
  • OLIO DI LINO (1 -2 Cucchiai al dì) o OLIO DI ENOTERA o BORRAGINE da 300mg. Contribuiscono a ridurre l’infiammazione
  • Vit. A . Essenziale nel trattamento dei fibromi. Regola la replicazione cellulare e combatte le emorragie.
  • Vit. E 400 1 cps al di. Contribuisce al metabolismo degli estrogeni e combatte le infiammazioni.
    • Vitamina E: può essere utile nel caso di dismenorrea e sintomi associati (nausea, cefalea, mammite,e cc.), che spesso si associa ai fibromi
  • Vit. C con bioflavonoidi. Fondamentale per assorbire il ferro alimentare e combattere le emorragie, attraverso un’azione capillaroprotettrice.
  • Complesso B50
  • SHITAKE-KOMBU-DAIKON: mettere in ammollo ½ fungo in 1 bicchiere d’acqua per 20m + 2cm alga kombu, cuocere in 1 tazza abbondante d’acqua per 20 m a fuoco basso . Aggiungere alla fine 1 cucchiaio di daikon o ravanello rosso grattugiato
  • Borsa Pastore ( Capsella bursa-pastoris): ha un’azione antiemorragica uterina ed è molto utile nei casi di flussi abbondanti.
  • ALNUS INCANA, SEQUOIA GIGANTEA, VACCINIUM Vitis Idae: sono tre gemmoterapici utilizzati nei fibromi uterini per contrastarne la crescita.
  • M.G. SEQUOIA GIGANTEA + RIBES NIGRUM: 50 gtt 2 volte al di lontano pasti
  • Alchemilla vulgaris e Achillea millefolium: sono piante ad azione antiestrogenica e antiemorragica.
  • Cardo mariano,  Tarassaco, piante ad azione disintossicante: attivano le funzioni epatiche e mettono quest’organo nelle condizioni migliori per metabolizzare in modo efficace gli estrogeni. Le funzioni epatiche possono diventare meno efficienti se si sono assunti ormoni sintetici, pillola anticoncezionale e altri farmaci chimici.
  • Ginkgo biloba: l’estratto standardizzato può essere utile nel caso di dismenorrea associata al fibroma.
  • Olio di ricino: si applica sotto forma di impacchi di ricino, sul basso ventre, per circa un’ora e mezzo, per cicli di 4-5 giorni a settimana.
  • Te verde: studi fatti hanno dimostrato la riduzione significativa in grado di ridurre significativamente le dimensioni dei fibromi dell’utero.

Attenzione: in presenza di fibromi è bene evitare piante medicinali ricche di estrogeni, che spesso vengono prescritte nel periodo della menopausa e comunque consultare sempre prima il medico!

ALIMENTI CONSIGLIATI:

L’alimentazione influisce sull’equilibrio ormonale, pertanto è importante fornire all’organsimo il giusto apporto nutritivo scegliendo cibi integrali bio e freschi come:

  • Cereali integrali,
  • frutta  e verdura di stagione,
  • pesce,
  • legumi e prodotti derivanti della soia.

I prodotti a base di soia e semi di lino (30 gr al di) sono ricchi di fitoestrogeni, ossia sostanze in grado di regolarizzare la produzione di estrogeni da parte dell’organismo.
La vitamina K stimola la coagulazione e contribuisce a ridurre il flusso mestruale. Si trova in grandi quantità nelle verdure di colore verde.
Includere nella dieta le alghe marine come la Kelp, ricca di iodio, un minerale indispensabile per il corretto funzionamento della tiroide.

E’ importante tenere conto della stagionalità degli alimenti,soprattutto frutta e verdura e della genuità, cioè della qualità del cibo. Eliminare cibi spazzatura, inscatolati e conservati.  Bere molto e tisane ad azione disintossicante e tisane rilassanti

ALIMENTI DA EVITARE

Astenersi dal consumare carne rossa e latticini e tutti i prodotti derivati dal latte, in quanto si tratta di alimenti ad alto contenuto di diossine, sostanze che si comportano come estrogeni ambientali.
Per tenere in dolore sotto controllo evitare sostanze eccitanti come: zucchero bianco, caffeina e alcool.
Evitare cibi che possono deprimere le funzioni del sistema immunitario, ovvero cibi trattati industrialmente e fritti, zucchero raffinato e alcool, poiché limitano la capacità dell’organismo di combattere il disturbo.

 Bibiolografia:

Gemmoterapia Fondamenti scientifici della moderna Meristemoterapia – di Ferdinando Piterà e Marcello Nicoletti

 

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