Descrizione botanica
Famiglia: Malvacee
E’ una pianta erbacea biennale, che cresce spontaneamente in tutta l’Europa. Possiede una radice affusolata biancastra carnosa, il fusto è ricoperto da peluria e può anche arrivare ad un metro d’altezza, è ramificato, con foglie sparse , palmate, arrotondate e pelose. I fiori sono 5 petali rosei con striature violacee, e sono raggruppati a 3 o a 5 alle ascelle delle foglie. Il frutto è composto da capsule rugose , contenenti il seme. Le foglie della Malva sono ricche di preziose sostanze per il nostro organismo e sono utili contro la tosse, il catarro, le bronchiti, gli arrossamenti della pelle, le morsicature degli insetti le infiammazione delle vie respiratorie, gastriche e urinarie.
Habitat:
Cresce dappertutto in luoghi erbosi e incolti, intorno alle abitazioni, lungo i bordi delle strade, nei ruderi e nei campi abbandonati, fino ai 1500 metri di altezza. E’ una pianta così comune che spesso non viene raccolta, la natura ci mette a disposizione in abbondanza questa umile pianta dalle notevoli proprietà curative, da sempre apprezzata dalla farmacopea popolare per le sue virtù antinfiammatorie. In Italia se ne contano varie specie, alcune diffuse in pianura e altre in zone collinari e submontane. In fitoterapia si utilizza la Malva Silvestris da non confondere con la Malva Domestica che ha foglie più arrodontate e fiori molto pallidi, o con la Malva Alcea con grandi fiori rosa larghi circa cinque centimetri.
Epoca di raccolta: la radice in autunno, le foglie da giugno a settembre, poco prima della fioritura, i fiori da aprile ad ottobre.
Tempo balsamico: giugno
La droga: radici, foglie e fiori
Perché si chiama così:
Il nome viene dal francese “mal va”, ossia “male, vattene via!”, proprio ad indicare quanto la piantina sia salutare e benefica contro mille mali. Silvestris, che si trova nei boschi.
Medicina Antica
Le virtù emollienti della malva sono conosciute e apprezzate sin dai tempi antichi, infatti, il suo nome deriva dal termine latino mollire cioè “capace di ammorbidire”. I Greci invece la chiamavano malachè, che significa “rendere morbido”. Ippocrate la raccomandava per le sue proprietà emollienti e lassative, ma era utilizzata anche come cibo dalle persone povere. Pitagora la raccomandava ai suoi discepoli dicendo che teneva lontano i cattivi pensieri, rendeva più acuta la mente e liberava il cuore dalla schiavitù delle passioni. I pitagorici erano particolarmente affascinati dai suoi fiori che consideravano simbolicamente sacri poiché sempre orientati verso il sole. Nel ‘500 Andrea Mattioli consigliava di usare le foglie anche sulle punture degli insetti, consigliando inoltre di seccare le sue radici per ricavarne una specie di “eccellente dentifricio che riusciva ad eliminare il tartaro dentario”. In Lucania quando ci si pungeva con l’ortica c’era l’usanza di strofinare la parte dolente con le foglie di malva e di recitare, fino alla scomparsa del dolore, la seguente invocazione “trasi marva e n’essi ardica”.
Secondo gli alchimisti la malva è una pianta venusiana che porta in se le caratteristiche proprie del pianeta: simboleggia l’amore materno, la dolcezza, il pudore, la morbidezza. Il pianeta di riferimento della Malva è anche la Luna, che rappresenta il femminile, la trasformazione, la malleabilità, nella cultura celtica era collegata all’elemento dell’Acqua, e le venivano attribuiti poteri di protezione, amore e facilitazione negli esorcismi. Si utilizzava un unguento alla Malva dai poteri magici capace di scacciare tentazioni e attacchi di stregoneria.
Nella Medicina Tradizionale Cinese. Il Suwen è un testo che risale al IV secolo a. C. e classifica la Malva secondo l’elemento Terra, con corrispondenza all’organo Milza e sapore dolce . In MTC la Malva è una pianta che viene spesso usata per equilibrare la Loggia Metallo, ossia l’asse Polmone/Intestino Crasso. La Malva conferma la sua azione rinfrescante ed emolliente anche nella MTC, riduce il calore, specialmente negli intestini, ed umidifica il Grosso intestino. Inoltre migliora le coliche da sabbia renale, per calore al Rene, ed è utilizzata per la costipazione da fluidi insufficienti negli intestini (apporta acqua). Inoltre interviene nella gestione dei liquidi che viene effettuata dal polmone,tramite la respirazione il polmone dà ‘impulso alla circolazione dei liquidi e regola anche i ritmi del corpo e del cuore . Se il Polmone è debole e non riesce a diffondere il Qi verso il basso, avremmo astenia, ma anche tosse e catarro, ed i liquidi si diffondono con difficoltà e cos’ possono comparire edemi e anche enuresi.
Proprietà
E’ tradizionalmente usata nelle malattie infiammatorie delle prime vie aeree e del cavo orale per la sua azione antiflogistica e bechica, nelle gastriti come citoprotettivo e antiacido, nel trattamento locale delle affezioni dermatologiche (pruriti e infiammazioni), nelle malattie infiammatorie dell’occhio come antiflogistico e antalgico. In effetti le mucillagini si stratificano sulle mucose, in particolare su quelle delle prime vie aeree e dello stomaco e le proteggono, impedendo il loro contatto con sostanze tossiche.
Studi scientifici hanno dimostrato che l’estratto acquoso di malva può essere utilizzato con buoni risultati nella cura delle ulcere gastriche. Inoltre i polisaccaridi tipici di questa droga hanno azione ipoglicemizzante, con netto calo dell’iperglicemia, e studi effettuati su animali da laboratorio hanno anche evidenziato una buona azione della malva a livello topico nella cura di piaghe provocate dal diabete. Recentemente è stata dimostrato infatti, un’azione significativa dell’estratto secco di foglie di Malva nel ridurre il diametro di ferite e la capacità di cicatrizzare e rigenerare i tessuti, stimolando in essa, la proliferazione dei fibroblasti e la formazione di collageno riducendo nel contempo l’infiltrazione delle cellule infiammatorie (1). L’abbondanza di mucillagini facilita l’evacuazione a livello intestinale e può anche svolgere azione antiflogistica e protettiva sulla mucosa intestinale, particolarmente in caso di affezioni batteriche e/o virali. Dati recenti indicano che le mucillagini della Malva siano in grado di stimolare l’attività fagocitaria del sistema reticolo-endoteliale. Ciò è stato dimostrato col “carbon clearance” test su animali da esperimento, dove si è notato un netto aumento dell’indice di fagocitosi, passato dal valore di 0,1 dei controlli a quello di 0,4 degli animali trattati, e ciò indicherebbe un’attivazione del sistema reticolo-endoteliale da parte di queste sostanze. Uno studio nel ratto ha valutato l’azione immunomodulante di un estratto acquoso di malva valutare la produzione di citochine . Lo studio indica che un estratto acquoso di malva ricco di polisaccaridi è un attivatore dei macrofagi e delle cellule T helper 1 (Th1) (2). Si è visto inoltre a livello sperimentale che nel ratto intossicato cronicamente con Vanadio, sostanza che danneggia in particolare il Rene dell’animale, l’estratto di malva si dimostra capace di prevenire tutte le alterazioni indotte da questo veleno. Si tratta quindi di un potente antiossidante che deve questa funzione alla ricchezza di polifenoli.
Principi attivi della Malva:
- Mucillagini fino all’8-10%
- Tannino
- Resina
- Ossalato di calcio,
- Potassio,
- Vitamina A, B1, C ed E, PP,
- Pectine
- Flavonoidi,
- Antociani: malvina, malvidina, gossipicianina, cannabina
- Tannini,
- Acido glucuronico e acido galacturonico, tutte sostanze dalla spiccata azione lenitiva;
- un olio essenziale antiossidante in particolare nei fiori di malva,
- Amminoacidi
- Zuccheri (glucosio, fruttosio, saccarosio, xiloso, raamnosio e galattosio)
La mucillagine di Malva
La mucillagine di Malva si presenta come un liquido viscoso, leggermente colorato in verde, di gradevole odore vegetale, e di sapore dolciastro-acidulo. Ha un’alta conservabilità : rimane per anni perfettamente inalterata, purché tenuta in recipienti chiusi di vetro. La carica microbica quasi nulla, consente molte applicazioni curative e cosmetiche, con assoluta tranquillità sia per l’uso interno che per quello esterno.
E’ proprio grazie alle mucillagine che la Malva svolge la sua fondamentale attività infiammatoria e lenitiva. Ma la Malva svolge al massimo la sua efficacia soprattutto utilizzando le foglie fresche o può essere sostituita validamente dalla mucillagine.
Si potranno trarre grandi benefici, nel caso di indolenzimenti alle gengive, massaggiandole coi polpastrelli bagnati di mucillagine pura. Anche i disturbi derivanti dall’uso delle protesi dentarie possono essere alleviati nello esso modo. L’applicazione genera una particolare sensazione di benessere, sfiammando le mucose arrossate.
Irritazioni alle mucose della bocca possono essere calmate facendo degli sciacqui con un bicchiere di acqua tiepida contenente due cucchiai di mucillagine. La sgradevole condizione dolorosa al cavo orale riportata dagli interventi dentistici viene attenuata e calmata con ripetute applicazioni e sciacqui dello stesso preparato, che in questo caso esplica anche una decisa funzione antiemorragica naturale, dovuta a le sue proprietà astringenti ed aromatiche.
Tutte queste applicazioni, ripetiamo, si attuano in condizioni perfettamente igieniche, data la sterilità del preparato, e non comportano alcun rischio sanitario.
Una soluzione ottenuta con un litro d’acqua tiepida ed un bicchiere di mucillagine è utilissima per un bagno curativo per lenire disturbi emorroidali e per irrigazioni vaginali.
Proprietà:
- Emolliente
- Antinfiammatorio
- Protettivo delle prime vie aeree
- Lassativo
- Calmante
- Sedativo
- bechico
- Pettorale
- rinfrescante
- Diuretico
Indicazioni terapeutiche
Come già accennato precedentemente grazie alla presenza delle mucillagini e di altri principi attivi, la malva ha dunque una spiccata attività antinfiammatorie ed emolliente su tutte le mucose con le quali viene a contatto, ed è utilizzata con successo sull’apparato digerente, apparato respiratorio e apparato urinario. Inoltre sembra che la malva agisca anche a livello delle terminazioni nervose, attenuando la sensibilità e quindi il dolore che si manifesta spesso in seguito all’infiammazione.
- Infiammazione delle prime vie aeree: tracheite, laringite, faringite, tosse stizzosa, bronchite acuta.
Preparare una tisana di malva da bere 2-3 volte al giorno. La malva infatti, oltre a sfiammare, ha doti espettoranti, ovvero aiuta a fluidificare il catarro e dunque a liberarsene meglio. In caso di abbassamento di voce, raceudine, mal di gola, è utile prendere la Malva anche sotto forma di suffumigi molto caldi. Versate in un catino pieno di acqua bollente una manciata di fiori di Malva e una manciata di Camomilla. Respirare profondamente i vapori caldi, coprendovi con un asciugamano per evitare che di disperdano nell’aria. - E’ una delle piante più sicure contro la costipazione (grazie all’azione dolce delle mucillagini) soprattutto negli anziani, nei bambini e donne in gravidanza. Bere una grande tazza la sera prima di coricarsi e all’occorenza durante la giornata.
- Infiammazioni del tratto gastrointestinale: Una tazza ogni sera, è un toccasana contro la gastrite, bruciore di stomaco, enterocolite, esofagiti e sindrome del colon irritabile: le mucillagini della malva, una volta giunte nell’intestino, promuovono l’espulsione delle feci verso il retto. La presenza di tannini, astringenti, esercita anche un’azione riparatrice sui tessuti del tubo digerente. E’ possibile assumere la malva anche sotto forma di mucillagine.
- Afte, gengivite, congiuntiviti. La malva è ottima anche per uso topico per ridurre le infiammazioni locali. In questo caso si può preparare un decotto al 5% (ovvero composto da 5 grammi di malva per ogni 100 ml di acqua) , sobbollire per qualche minuto, spengere, coprire e lasciarlo raffreddare. Utilizzarlo per fare gargarismi più volte al giorno in caso di infiammazioni della cavità orale. Dato il potere lenitivo di questa pianta, la malva è ideale anche per fare impacchi su occhi stanchi o colpiti da congiuntivite. Si può utilizzare anche la mucillagine di malva 1 cucchiaio diluito in acqua o direttamente sulla parte da trattare.
- Infiammazioni vaginali: cistite. Un infuso di malva a temperatura ambiente può essere impiegato anche in caso di infiammazioni vaginali per farsi delle lavande intime. Basta avere l’apposito strumento che si può acquistare in tutte le farmacie.
- Irritazione della pelle, bocca e occhi. Per uso esterno la malva può essere utilizzata anche per lenire:scottature, arrossamenti, brufoli ,piaghe, afte. Basta tamponare la zona interessata dal problema (anche più volte al giorno) con un batuffolo di cotone imbevuto di decotto di malva.
- Per mantenere la linea. Fare un decotto di Malva, 1 cucchiaio di foglie fresche in mezzo litro d’acqua fredda. Portare a ebollizione, dopo 8 minuti togliere dal fuoco e filtrare. Bere il decotto la mattina, a digiuno e la sera, prima di andare a dormire. Continuare per 30 giorni, poi sospendere per 10 giorni e riprendere. In associazione si può mettere anche il fucus, zenzero e cannella.
Preparazioni fitoterapiche e modalità d’uso:
Uso interno (fiori e foglie):
La forma fitoterapica più attiva della Malva è sicuramente il decotto al 5% per 5-10 minuti, che permette di estrarre bene le mucillagini. L’estratto idroalcolico di Malva non contiene le mucillagini ma conserva le proprietà lassative. La malva fa parte anche di varie formulazioni popolari come la “Tisana dei 4 fiori” (malva, altea, verbasco, violetta) o la “Tisana dei 7 fiori” (malva, papavero, violetta, altea, verbasco, rosolaccio,farfara, bambagia selvatica), utilizzate come calmante della tosse ed espettorante del muco.
- Infuso : 1 cucchiaio in 1 tazza d’acqua bollente, lasciare in infusione coperto per 15 minuti, per 3 volte al giorno.
- Decotto: mettere 1 cucchiaio di foglie e fiori di malva in 1 tazza di acqua fredda sobbollire per qualche minuto e lasciare in infusione coperto per altri 15 minuti sono. L’azione lenitiva, antinfiammatoria è data soprattutto dalle mucillagini e la decozione aiuta ad estrarre meglio le mucillagini, utile in caso di infiammazioni della bocca, afte e infiammazioni in generale. Da utilizzare sia per gargarismi che per uso interno.
- Mucillagine di Malva: indicato per gastrite , esofagiti da reflusso.. 1-2 cucchiai al giorno secondo il caso.
- Da aggiungere nelle verdure (giova agli stomaci delicati, agli enterici).
Uso esterno: (applicazioni di decotto di malva, sotto forma di impacco, cataplasmi e bagni).
- Dermatosi, foruncolosi, ascessi dentali , afte e infiammazioni diverse: fare cataplasmi di foglie fresche di malva con eventualmente aggiunta di farina di lino.
- Per lavaggi oculari, irrigazioni vaginali, clisteri emollienti, lavaggi di piaghe infette e dolorose, sciacqui alla bocca (afte). Decotto di foglie: una grossa manciata per litro d’acqua,bollire per 15 minuti.
- Succo di malva fresca contro le punture di vespa e infiammazione della bocca
Per la bellezza
Per le sue proprietà emollienti e lenitive, la malva è un’erba molto importante in fitocosmesi, ed entra nella formulazione di numerosi prodotti di bellezza. Nell’antico Egitto, le dame usavano fare delle vere maschere di bellezza a base di malva per avere la pelle purissima e splendente. Nel ‘700 e ‘800 la Malva veniva utilizzata come ottimo dimagrane e il tè alla malva entrava nelle diete, per perdere peso, depurando nel contempo l’organismo,ma senza privare l’organismo delle necessarie dosi di vitamine (A-C-E.). Ancora oggi per uso domestico si utilizzano l’infuso e il decotto di foglie e fiori per impacchi e lavaggi decongestionanti, per bagni emollienti e calmanti, per compresse contro le infiammazioni e il gonfiore degli occhi e trova maggiormente impiego nella formulazione di creme lenitive adatte per pelli screpolate, dentifrici, gel solari. Le radici della malva hanno proprietà risolventi: applicate calde sui foruncoli ne accelerano la maturazione. Sono inoltre utilizzate per l’igiene e la salute dei denti: un pezzetto di radice masticata e strofinata sui denti li mantiene sani e splendenti.
- Crema da notte emolliente e antirughe . E’ un’antica ricetta della nonna. Si tritano 30 gr. di fiori e di foglie di malva (ideale sarebbe meglio cogliere la malva al mattino presto, quando è ancora umida di rugiada e usarla subito) e si pongono in una ciotola con 40 grammi di burro (o karitè). Poi scaldare il tutto a bagnomaria, mescolando spesso l’impasto finchè avrà raggiungo la consistenza di una crema. Infine si passa al setaccio e si usa il ricavato come una normale crema.
- Per rinforzare i capelli e renderli più morbidi: dopo averli lavati, sciaquare con un decotto preparato facendo bollire per 5 minuti una manciata di malva in circa 3 litri d’acqua.
Controindicazioni
Non vi sono controindicazioni, la Malva è una pianta sicura e si può utilizzare tranquillamente anche per lunghi periodi. Anzi l’assunzione continuata svolge un’azione sfiammante su tutte le mucose, regola l’intestino e drena dolcemente senza affaticare l’organismo. E’ una delle poche piante consigliate anche in gravidanza in caso di stipsi. Ottima anche per anziani e bambini.
Competizione con altri farmaci
L’uso prolungato di mucillagini può ridurre l’assorbimento di farmaci contemporaneamente assunti per via orale.